UE, aprono meno imprese, aumentano le assunzioni: è la distruzione delle PMI?

– § – UE, APRONO MENO IMPRESE, AUMENTANO LE ASSUNZIONI: E’ LA DISTRUZIONE DELLE PMI? – § –

Il dato non sorprende, è un andamento che viene anche dal passato

In pieno agosto e in piena campagna elettorale l’Eurostat fornisce dati negativi sull’economia della UE e, per quel che ci interessa, per l’Italia. Sempre meno le nuove imprese che aprono sia in “euro zona”, sia in “area Ue”.

Dai dati Eurostat, confrontando il secondo trimestre del 2022 con quello precedente, le registrazioni di nuove imprese:

  • nell’euro zona sono diminuite del 2%;
  • nell’Ue, invece, il calo è dell’1,2%.

Si tratta di una flessione che segue la contrazione già vista nel primo trimestre (-2% nell’euro zona e -2,3% nell’area Ue). Mentre il numero di registrazioni di nuove imprese nei primi due trimestri del 2022 resta superiore rispetto al periodo pre-pandemia del 2019.

In Italia, la percentuale di nuove attività è scesa addirittura del 5,2% nel secondo trimestre (-3,5% nel primo) e, in questo caso, occorre anche segnalare che le dichiarazioni di fallimento sono aumentate ancora per il quarto trimestre consecutivo. Un processo che segue i lunghi anni di crisi e che sembra non arrestarsi.

Altri dati interessanti pubblicati dall’Eurostat sono quelli relativi alla situazione degli occupati che mostrano una moderata crescita. Nel secondo trimestre del 2022, infatti, tale crescita si è assestata allo 0,3% rispetto alla rilevazione precedente, sia nell’euro zona, sia nell’area Ue. Nel primo trimestre del 2022 la percentuale era aumentata, invece, dello 0,6% nell’euro zona e dello 0,5% nell’area Ue. Una crescita del 2,4% (euro zona) e del 2,3% (area Ue) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Invece, i dati relativi al primo trimestre del 2022 registrano un +2,9% nell’euro zona e un +2,8% nell’area Ue.

Senza entrare nei dettagli del dibattito, senza effettuare una (pur interessante) analisi e senza esprimere una specifica opinione in merito, ritengo che ormai tutti conoscano le varie teorie che sostengono essere in atto la distruzione delle PMI a favore della creazione e dello sviluppo delle più grandi imprese. Inutile negare che i dati di questi ultimi 10 anni sembrano far avverare tali teorie, ma lascio che ai singoli lettori le opportune considerazioni sul tema.

Prendendo a spunto di dibattito l’ultimo anno prima della crisi “pandemieconomica”, nel 2019 Linkiesta pubblicava questo interessante articolo con il quale faceva un punto che costituisce una buona sintesi con richiami anche ad anni precedenti.

Se hai letto fino a qua ed hai gradito l’articolo, grazie di condividere. Grazie.

Di seguito l’articolo de Linkiesta “Sempre meno aziende, sempre meno competitive: così la crisi ha falcidiato il sistema Italia”, buona lettura.

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